Rio Carenda, Rio Carendetta, Rio Fasceo. Sono ancora questi i protagonisti di un film che si è replicato appena due settimane dopo nella piana di Albenga. Con conseguenze disastrose per gli agricoltori.
Gli uffici di Cia Agricoltori stimano i danni del primo evento - dopo l'invio dei modelli E di segnalazione – oltre i 20 milioni di euro solo per il settore agricolo (comprendendo danni alle strutture, macchinari e produzioni in campo). Il secondo evento non ha avuto le stesse conseguenze ma è andato a colpire un territorio e aziende già messe a dura prova.
“Le testimonianze dei nostri agricoltori sono concordi:
troppa acqua viene convogliata in questi bei – sottolinea
Sandro Gagliolo, vice presidente regionale di Cia Agricoltori Liguria e presidente di Cia Savona -. Il risultato è che abbiamo aziende che in quindici giorni vedono la loro produzione azzerata. Un colpo durissimo dal quale è molto complicato rialzarsi”.
Le cause: tante. Le soluzioni: in fondo semplici.
“Non vogliamo prendercela con tutti. Ma tutti ormai sono chiamati a fare la loro parte – prosegue Gagliolo -. I Sindaci sono presenti ma devono dirci come mai i progetti rimangono fermi 10 anni prima di partire e come mai i torrenti sono pieni di canne ed erbacce. La Regione Liguria ha difficoltà ad intervenire anche nell'emergenza e noi abbiamo bisogno sempre di più di investimenti programmati di prevenzione sul territorio.
Occorre ragionare in termini comprensoriali andando alla ricerca in particolare di
fondi per riprogettare una nuova regimazione idraulica delle acque di scolo del comprensorio della piana di Albenga andando a riqualificare tutti gli alvei e gli argini dei fiumi e dei rii minori oltre che la regimazione delle acque di scolo provenienti dai terreni.
Gli agricoltori sono disponibili ad ogni forma di collaborazione con le istituzioni e le altre categorie economiche per trovare soluzioni. Solo la fascia oraria di questi eventi ha evitato che ci scappassero anche dei morti.
Ora bisogna fare presto: alcune aziende rischiano di non potersi rialzare. Altre, moltissime, cominciano a chiedersi se ha ancora un senso investire sul futuro”.