Riviera, estimi catastali alle stelle. E così si rischia di condannare la floricoltura.
«L'obiettivo è ottenere una diminuzione dal 30% al 50% che riporti Imperia più vicina ad altre province italiane- dice al Secolo XIX, Mariangela Cattaneo, presidente di Cia Imperia ».
L'Agenzia delle Entrate ha chiesto infatti a 26 Comuni della provincia di Imperia se intendano o meno confermare la revisione dei parametri. La scadenza è il 20 settembre, data oltre la quale «riterrà non più sussistente l'interesse degli Enti territoriali alla revisione».
«È una battaglia che portiamo avanti da più di 30 anni – spiega al
Il Secolo XIX la presidente di
Cia - Agricoltori Italiani Imperia,
Mariangela Cattaneo - gli estimi ormai sono esagerati per i terreni floricoli, anche dieci volte più alti rispetto al resto d'Italia. Abbiamo sollecitato il senatore Gianni Berrino per ottenere la revisione e siamo molto contenti che il senatore abbia accolto la richiesta e si sia adoperato per ottenere il risultato. Spero che le amministrazioni abbiano la sensibilità di rispondere entro i termini». «Un'azienda di un ettaro, categoria "roseto" – spiega sempre al Secolo XIX, Gianfranco Croese direttore di Cia Imperia - pagherà circa 3 mila euro l'anno. Ma questi valori incidono soprattutto sulle imposte indirette come Imu e di successione».
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