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A Genova, firmato in prefettura il protocollo sull’emergenza caldo. Crotti: modello da replicare in tutta la regione


È stato firmato a Genova in Prefettura il protocollo relativo all’emergenza calore sui luoghi di lavoro.  L’accordo prevede l’attivazione della cassa integrazione sopra i 35 gradi più pause e più turnazioni nelle ore più calde.
« È forse il primo documento che ha avuto la pretesa di inglobare tutte le problematiche legate ai lavori in condizioni estreme, sia per il caldo sia per il freddo - ha precisato il prefetto Renato Franceschelli -. Abbiamo voluto richiamare un po' tutte le procedure e dare quindi sia ai datori di lavoro sia ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza - e anche agli enti pubblici, cioè Inail e Inps che poi dovranno eventualmente attribuire le casse integrazione - delle linee guida cui attenersi per istruire e valutare i diversi casi”. 
Tra i firmatari anche Cia Liguria di Levante.
“ Siamo estremamente soddisfatti che uno strumento come la cassa integrazione sia applicabile anche in agricoltura – commenta la presidente Federica Crotti -. Ci auguriamo che possa essere richiesta senza troppi passaggi burocratici in modo da snellire le procedure. Quello proposto dal Prefetto di Genova è un modello convincente che speriamo possa essere allargato a tutta la nostra regione. Con un occhio di riguardo  anche alle esigenze specifiche delle nostre imprese dove molto spesso operano soltanto titolari e familiari, tutti soggetti che non possono accedere alla cassa integrazione, ma che sono obbligati dai tempi della produzione a lavorare anche in momenti della giornata con temperature quasi impossibili”. 



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