“Comunità, donne e territorio: le radici del sistema globale del cibo": questo il titolo e tema dell’evento internazionale organizzato da Donne in Campo e Cia, in programma mercoledì 12 luglio, alle ore 10.30, presso la Sala dell’Aranciera dell’Orto Botanico di Roma.
L’iniziativa, nata in preparazione del prossimo vertice Onu sui sistemi alimentari che si terrà dal 24 al 26 luglio proprio a Roma, vuole affrontare il tema dei sistemi locali del cibo, come fattore strategico, in tutte le aree geografiche, per lo sviluppo economico e sociale dei territori, la permanenza delle famiglie agricole nelle aree interne, la valorizzazione delle diete tradizionali, il contrasto ai tentativi di omologazione alimentare e alla promozione del cibo sintetico.
Filo conduttore delle esperienze italiane ed estere il ruolo delle comunità locali e il valore dell’agricoltura familiare, fondamentale per la realizzazione dell’Agenda 2030.
Al meeting romano sarà presente, naturalmente, anche una delegazione ligure e savonese: “Il ruolo delle donne nel settore agricolo è in crescita, anche sul fronte dell’imprenditoria giovanile. E’ quanto ho rilevato nel mio viaggio da ponente a levante per conoscere a fondo le realtà aziendali in rosa – afferma la presidente regionale di Donne in Campo Cia Laura Oliveri -. Non c’è dubbio che anche nella nostra regione dobbiamo rafforzare ogni aspetto sinergico per le donne titolari di imprese agricole e la loro azione nel contesto delle rispettive comunità locali, considerando, che in ogni settore il nostro territorio resta il vero e unico prodotto, per questo vanno difese e tutelate le nostre identità e caratteristiche produttive che assicurano una qualità per il consumatore senza eguali, che risponde alle stesse esigenze di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale”.
“Stiamo cercando di costruire una vera e propria rete di imprese femminili, che sia il più possibile ramificata e incisiva: una possibilità data dagli stessi numeri, se pensiamo che nel savonese sono oltre 600 le aziende che vedono come titolari proprio le donne: a trainare il comparto floricolo e vitivinicolo, ma sono in crescita anche l’olivicoltura e gli agriturismi. Tra le nostre priorità anche quelle di avere un opportuno supporto rispetto ai bandi e occasioni di finanziamento dei bandi dedicati all’agricoltura così come a quelli dell’imprenditoria femminile”.
“Sarà decisivo sviluppare un processo innovativo di aggregazione, legato alle stesse filiere di produzione, capaci, ad esempio, di potenziare la competitività delle nostre imprese e quindi la commercializzazione e presenza sui mercati. Le aziende di Donne in Campo Cia hanno dimostrato e stanno dimostrando grande flessibilità e adattamento alle attuali esigenze gestionali di impresa e possono avere un peso ancora più decisivo nelle economie locali così come sul piano nazionale” conclude la presidente di Donne in Campo.