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Tutto esaurito negli agriturismi per Pasqua e Pasquetta. Insieme alla pasqualina boom dei piatti con erbe spontanee


Per Pasqua e Pasquetta tutto esaurito nei 270 agriturismi iscritti a Cia Liguria. Ormai fissate da tempo le prenotazioni dei gruppi numerosi ( 10-15 persone), ora last minute arrivano tante richieste di famiglie e coppie che rischiano di non trovar spazio.

“Il telefono squilla incessantemente ma i posti ormai sono esauriti e le temperature previste non ci permettono di sfruttare appieno la possibilità di far mangiare all’aperto – spiega Federica Crotti, presidente ligure di Turismo Verde che raggruppa gli agriturismi iscritti a Cia Liguria -. Siamo molto soddisfatti, vuol dire che stiamo lavorando bene e che l'agriturismo sta diventando una meta ambita e di riferimento per i turisti. La provincia di Imperia lavora molto con la Francia, Genova e Savona con il Piemonte e la Lombardia, lo spezzino con le regioni del centro Italia ma non solo.
La scorsa stagione si prenotava da un fine settimana all'altro, non sapendo come si sarebbe evoluta la situazione Covid. Oggi, invece, si è tornati come prima della pandemia: si è più fiduciosi e si fanno progetti a lungo termine".

Le pasqualine e i pansoti al sugo di noci, i piatti più richiesti. Ma tanti agriturismi puntano su ricette a base di erbe spontanee raccolte sui propri terreni.

“Papavero, piattello, achillea, pimpinella, aglio dei vignaioli, l’elenco è lunghissimo perché questa è la stagione migliore per sbizzarrirsi con le erbe edibili – conferma Federica Crotti -. Questo ci permette di variare il menu e venire incontro alle tante persone che hanno scelto la Liguria per il classico soggiorno da venerdì a lunedì e per i turisti stranieri che hanno deciso di allungare la loro permanenza anche al week end successivo”.

Qualche pensiero però c'è: la peste suina africana, i rincari energetici e sulle materie prime e la difficile ricerca di personale.

"Gli agriturismi della zona rossa per la peste suina sono molto preoccupati visto che i casi continuano ad aumentare. Il danno di immagine è già stato pesantissimo – conclude la presidente di Turismo Verde Cia Liguria -. E intanto in questo contesto abbiamo il problema che non troviamo manodopera: hanno attivato un bonus assunzioni ma per gli agriturismi non va bene. Molto spesso gli agriturismi sono realtà famigliari, hanno bisogno di aiuto solo in certi periodi dell'anno. Speriamo si definiscano meglio i voucher, quelli sì che potrebbero aiutare".



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