Su iniziativa dell’ Assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria sono state proposte alcune modifiche al regolamento che disciplina le azioni di controllo degli ungulati.
Rammentiamo che la modifica del Regolamento è stata oggetto di una nostra iniziativa accompagnata dalla raccolta di oltre 6.000 firme a sostegno ed è facilmente attuabile attraverso una Delibera di Giunta, sicuramente più abbordabile rispetto all’iter di un'eventuale modifica della Legge.
Comunque: la proposta dell’Assessore è sicuramente utile, anche se certamente non sufficiente ad affrontare l’emergenza, quindi abbiamo aderito alla richiesta di inoltrare delle concrete proposte di modifica ed aggiornamento del Regolamento.
In sintesi le nostre proposte emendative sono :
Estendere la possibilità delle azioni autodifesa a tutti i produttori agricoli e non solo ai titolari di posizione presso CCIAA
Autorizzare nelle azioni di autodifesa del fondo agricolo, per gli agricoltori privi di porto d’armi, la possibilità dell’ ausilio dei selettori autorizzati
Semplificare e liberalizzare – previa comunicazione alla Regione - l’uso della gabbie di cattura a protezione del fondo
Queste le nostre puntuali osservazioni che si aggiungono e non sostituiscono la richiesta di misure straordinarie volte a ridurre la presenza di ungulati, sempre maggiore e invasiva. Ad oggi assistiamo ad un preoccupante immobilismo delle autorità a partire dal Commissario Straordinario, i cui compiti e poteri restano ignoti. La Regione Liguria dimostra una scarsa intraprendenza sul tema, il Governo non fa meglio con un’azione spesso inadeguata e contraddittoria.
In sostanza siamo prossimi all’anno dall’avvio dell’ emergenza e a parte un recinto, i cui benefici sono sempre meno comprensibili, e forse l’avvio di qualche ristoro, non abbiamo visto nulla di concreto, anzi dobbiamo assistere anche allo sciopero della caccia.
Siamo davvero al limite della farsa, peccato che per noi sia tragedia.