Il florovivaismo sta passando un periodo difficile: a stare peggio è il settore delle piante che registra una brusca frenata negli acquisti.
"Il freddo di aprile, la paura della guerra e gli aumenti sono solo alcuni dei motivi di questa frenata. - spiega Aldo Alberto, presidente Florovivaisti Italiani - E' tutto fermo, non solo in Italia ma in tutta Europa".
Una crisi strutturale pesante che non si sa né come né quando finirà e quali cambiamenti porterà nel settore. "Una batosta per tante aziende: - prosegue Alberto -la guerra in Ucraina e gli aumenti di benzina, gasolio, gas ed energia elettrica stanno creando la tempesta perfetta. A livello aziendale non si può fare molto. Le aziende devono continuare a lavorare e investire, nei limite del possibile però si potrebbe limitare la produzione rallentando e aspettando momenti migliori. Mi auguro arrivino presto iniziative legislative a supporto del settore: per esempio se il gasolio con questi prezzi non è più sostenibile perché non rendere appetibili per le aziende le energie alternative? Bisognerebbe cambiare velocemente, ma sappiamo bene che "essere veloci" non fa parte della tradizione del nostro paese. Ad oggi la situazione è discretamente critica, e non si possono fare previsioni serie visto il contesto internazionale".