CIA Savona esprime soddisfazione per l’atto ufficiale del Comune di Sassello: una ordinanza sindacale per contrastare la peste suina e le sue conseguenze per il nostro entroterra e le sue attività di allevamento e agro-turistiche.
"Nella stagione dell’auspicato rilancio post-Covid - sottolinea il presidente provinciale, Sandro Gagliolo - il nostro territorio, le nostre aree rurali e montane assistono ad una situazione ormai intollerabile, con un piano abbattimenti insufficiente e ancora più nessuna certezza, ad oggi, su ristori per le aziende e i settori colpiti: ora, finalmente, una azione concreta da parte di una delle amministrazioni comunali finite nella famigerata zona rossa e che hanno visto in questi mesi lo stop imposti alla fruizione dei boschi e dei sentieri, questo nonostante nemmeno un cinghiale infetto è stato ad oggi rintracciato nei comuni della provincia di Savona interessati dalla perimetrazione".
CIA Savona invita i sindaci a diventare protagonisti di gesti concreti per contrastare realmente il rischio di diffusione dell'epidemia PSA e contribuire a risolvere in maniera strutturale un problema che pare non avere una via d’uscita adeguata.
"Ci vogliono le catture con gabbie, proposta che abbiamo fin da subito sostenuto tra gli interventi da mettere in campo; si può anche aumentare il monitoraggio sulla diffusione del contagio. Ma soprattutto si getta il sasso in uno stagno rispondendo alle aspettative degli agricoltori e delle popolazioni del nostro entroterra - conclude Gagliolo -. E' necessario un coordinamento operativo tra i soggetti interessati, con un coinvolgimento della Vigilanza regionale per l’azione di controllo sanitario e smaltimento delle carcasse, infine le azioni indicate per l'abbattimento e/o la cattura dei cinghiali selvatici. Ora serve una vera risposta, da parte di tutti".