Ferrante: interventi strutturali e misure semplificate o l'intero settore rischia di impantanarsi

“ Quello dei campi è un mondo complesso, che richiede attenzione ed efficaci politiche di sostegno, diversamente non ci sarà una vera ripresa – spiega Ferrante al giornalista Franco Antola sul giornale di oggi -.  Il settore ha tenuto nella fase acuta della pandemia, certo, ma non è neanche significativamente cresciuto, e questo si spiega con gli errori compiuti nella fase di messa a punto delle misure, servono interventi strutturali e ben congegnati, cosa che finora è mancata.

Il problema è che per crescere al settore servono interventi calibrati e, soprattutto, va programmato in maniera diversa il piano di sviluppo partendo dalla riscrittura delle singole misure.

Mettiamo che serva un investimento di centomila euro. Se l'interessato non li ha ed è giovane, può arrivare, in area di montagna, fino ad un massimo di 35mila euro grazie al premio di primo insediamento. C'è poi l'opportunità dei fondi del Psr, che possono coprire fino al 60% dell'investimento, Iva esclusa, con l'ulteriore possibilità di dedurre l'imposta in compensazione con i contributi previdenziali. In teoria, quindi, è possibile la copertura di una parte cospicua dell'investimento. II problema di fondo però è la difficoltà di accesso alle misure, ecco perché diciamo che le previsioni del Piano per il prossimo settennato vanno riscritte e chiediamo la più ampia concertazione con le associazioni di categoria in modo da superare le attuali difficoltà”.

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