"L'annata è ottima dal punto di vista qualitativo ma non per la quantità. Siamo stati messi a dura prova da una grandinata che ha colpito violentemente due vigneti compromettendo anche parte della produzione dell'anno prossimo". lo afferma Eros Mammoliti, titolare dell'omonima azienda agricola che si trova a Ceriana, nell'imperiese.
Un'azienda agricola con 1,2 ettari di vigneti, divisi in 6 appezzamenti sparsi e con una produzione, in un'annata media, di 5mila bottiglie.
"Quest'anno sarà meno: - dichiara Mammoliti - il Moscatello di Taggia passito è dimezzato e si registra un calo del 30% delle altre etichette. Colpa di questa violenta grandinata che ci ha colpito ad agosto, quando le uve erano quasi ormai pronte per la vendemmia. Poi per non farci mancare niente i cinghiali ci hanno sfondato la recinzione di un vigneto, mentre un capriolo in primavera ha fatto visita nutrendosi dei germogli della vigna".
Problemi che gli agricoltori affrontano ogni giorno, che però non fanno mai scoraggiare troppo: la lunga vendemmia iniziata ad agosto con il Moscatello si conclude ad ottobre nei vigneti più vecchi, quelli del Rossese e del Vermentino, nell'entroterra di Ceriana, dove nemmeno la motocariola arriva e dove si vendemmia ancora a mano, a 600 metri sul livello del mare.
"Lì l'uva cresce bene, con caratteristiche più montane, -
spiega Mammoliti - vista la buona esposizione a sud e l'escursione termica notevole tra giorno e notte. Per coltivare in queste condizioni bisogna avere testa dura e voglia di combattere".