I prezzi dei mangimi alle stelle mettono a rischio default gli allevamenti bovini italiani. Se il 2019 era stata un’annata positiva per il settore del latte, con una quotazione media nazionale del prodotto pari a 40,5 centesimi per litro, l’emergenza sanitaria e la chiusura del macro-settore relativo all’ospitalità e alla ristorazione hanno fortemente danneggiato il comparto lattiero-caseario.
“ La soglia di sostenibilità finanziaria per le produzioni di pianura – dichiara Ivano Moscamora, direttore regionale di Cia Liguria – è attorno ai 39 centesimi, soglia sotto la quale è impossibile un margine pur risicato di guadagno. Questa soglia si alza di almeno 3 centesimi nelle aree di montagna del nostro Appennino. Lo shock dei prezzi di soia e mais, schizzati nell’arco di 12 mesi del +55%, passando dai 45 ai 70 euro al quintale, ha progressivamente eroso il margine di guadagno minimo che si otteneva su ogni litro di latte.”
La situazione è davvero difficile e rischia di assestare un colpo mortale alle nostre aziende.
“Per questa ragione – conclude il direttore di CIA Liguria - crediamo indispensabile rivedere i rapporti economici dell’ intera filiera e non escludere misure di sostegno a favore di queste aziende tema che porteremo sollecitamente all’ attenzione della Regione Liguria”.