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25 aprile: dalla Resistenza una nuova idea di futuro


Un secondo 25 aprile (ed anche il Primo maggio) all’insegna della pandemia, situazione economica in sofferenza, e ancora una volta mancanza di socialità. 
Si perché tanto il 25 aprile quanto il 1 maggio senza gente in giro non sono la stessa cosa! 
 
Essere nelle piazze, nelle strade, nei parchi, al mare, ha da sempre rappresentato il modo migliore per rendere queste date storiche, fondanti del nostro vivere civile, una vera festa di popolo, un patrimonio condiviso. 
 
Per il secondo anno, non avremo modo di goderci questi momenti, dovremo ancora usare precauzioni, sacrificare tempo di vita e di lavoro, per uscire da questo incubo, soffrire isolamento e difficoltà economiche. 
 
Allora la libertà si conquistò con le armi tradizionali, oggi serve una sforzo enorme per garantire l’accesso al vaccino ed alla cure a tutto il Mondo. 
Le difficoltà sono molte, non per tutte si sono trovate risposte adeguate, questa pandemia ha, meglio di ogni altra cosa, ricondotto tutti noi a percepire il senso del nostro limite. Tutti noi, eccessivamente fiduciosi nel nostro potere, nella nostra capacità di progredire e governare ogni cosa, abbiamo dovuto fare i conti con una condizione inattesa, forse neppure immaginata. 
Tutte le fragilità di questo modello di sviluppo si sono palesate, rendendo evidente come le differenze anziché diminuire si sono aggravate. 
 
Una condizione dalla quale trarre indicazioni per il futuro, per le nuove regole che dobbiamo darci, se vogliamo correggere le storture del nostro modello di organizzazione sociale, che questa fase ha messo in così grande evidenza. 
 
Come ridistribuire la ricchezza creata oggi più di ieri concentrata in pochi grandi patrimoni, come garantire attraverso una robusta Sanità pubblica il diritto alla salute e l’ accesso alle cure per tutti, come orientare il nostro modello di vita a parametri di sostenibilità ambientale, sono i temi che, presenti sullo sfondo da tempo, sono diventati priorità e devono trovare risposte concrete. 
 
Ecco, pensare a come mantenere vivi, attuali, moderni, i valori che hanno guidato e sostenuto coloro che ci hanno restituito la Libertà ormai 76 anni fa, a chi ha lottato per avere diritti sul lavoro, penso a questo: equità, giustizia sociale, rispetto, solidarietà. 
 
Buon 25 aprile buon 1 Maggio.  



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