Gialla o arancione. La differenza non la fa solo il colore. Anche i tempi di comunicazione possono cambiare il destino di tante imprese. Se la Liguria, come le altre regioni, viene collocata in una zona o un’altra bisogna saperlo in anticipo. Una soluzione? Per Cia Liguria si potrebbero dare al venerdì le indicazioni che decorrono dal lunedì successivo per tutta la settimana compreso il week end.
“ Fino a ieri ( venerdì 15 n.d.r.) non avevamo l’ufficialità sulla zona dove la nostra regione è collocata. Ma agli agricoltori, agli agriturismi e a tutti gli altri attori della filiera agroalimentare viene chiesto ora dopo ora di capire quando rispetto al Dpcm le nuove disposizioni entrano in vigore. Solo nel primo pomeriggio si è capito che le nuove regole andranno in vigore da domenica. – sottolinea Ivano Moscamora, direttore di Cia Liguria -. Con queste modalità, che si ripetono ogni volta, i nostri uffici sono tempestati di telefonate di operatori che non sanno quando e come possono aprire e non capiscono se possono accettare prenotazioni o confermare l’acquisto di prodotti. Non si può operare così. Le aziende cercano di adeguare la propria offerta alle disposizioni, sfruttando ogni occasione di lavoro, ma hanno diritto di sapere in tempo, specie nel fine settimana, se possono operare o meno”.
Cia Liguria conferma il totale rispetto delle indicazioni a tutela della salute. E fa una proposta.
“ I nostri associati sono sempre pronti ad adeguarsi alle nuove disposizioni consapevoli dell’ interesse comune – conclude Ivano Moscamora -. Ma non possiamo tollerare ancora questa incertezza continua su ogni aspetto, serve definire una modalità che lasci un minimo di tempo per adeguare la propria organizzazione all’ evoluzione delle cose. Forse sarebbe bene anche cambiare il giorno del monitoraggio e dare al venerdì le indicazioni che decorrono dal lunedì successivo”.