Le squadre di caccia al cinghiale della Liguria potranno proseguire la loro attività ancora per tutto il prossimo mese di gennaio.
I dati sugli abbattimenti effettuati, monitorati dagli uffici regionali, mostrano a fine dicembre una situazione fortemente ridimensionata rispetto alle stagioni precedenti, con una percentuale di cinghiali abbattuti, a livello regionale, di poco superiore al 43% del totale.
“ La decisione della Regione Liguria era assolutamente necessaria – commenta Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria -. Ma è evidente che occorrono altri interventi da affiancare alla attività venatoria. Chiediamo da tempo impegni precisi per ridurre significativamente la presenza di ungulati che stanno devastando campi e coltivazioni oltre a rappresentare un costante pericolo per le persone. Cosa fare? Diffondere le gabbie di cattura e mettere a punto un piano straordinario di catture che vada al di là della semplice proroga dell’ampliamento del periodo di caccia”.
Il contingente annuale previsto per questa stagione – il cui termine senza questa proroga era scaduto ieri domenica 3 gennaio - era di 23.240 capi complessivi. Un obiettivo non raggiunto anche per le giornate perse dalle squadre di caccia per le limitazioni agli spostamenti causate dalle norme anti Covid.
“La prosecuzione dell’attività delle squadre di caccia al cinghiale, come previsto dalle norme regionali, potrà consentire un più efficace contenimento del numero di questo ungulati – conclude Piana – Si tratta della specie della nostra fauna che crea le maggiori criticità per l’agricoltura e per la sicurezza della circolazione stradale”.