In attesa di definire il nuovo PSR è stato prorogato l’attuale, grazie all’importante intervento dell’Unione Europea, per il 2021 e il 2022. All’Italia spettano 4 miliardi di euro, che con il cofinanziamento nazionale diventeranno 5 miliardi.
“Risorse importanti che potranno sostenere il settore in un’opera di ammodernamento e sostegno nella ripresa. Buone prospettive per la nostra regione – commenta Ivano Moscamora, direttore CIA Liguria - che potrebbe veder confermate o addirittura lievemente accresciute le proprie dotazioni finanziarie. Ricordiamo che non sono risorse immediatamente spendibili, servono gli accordi nazionali sul riparto, gli aggiornamenti del Piano e altre operazioni di “aggiustamento”, ma è ragionevole pensare che a giugno si possa avere una nuova occasione di apertura dei “bandi”, che, soprattutto per le misure di investimento, chiediamo siano gestiti a “sportello” e non a graduatoria”.
“Lo sportello è una modalità compatibile con la necessità di risposte veloci alle aziende, - dice ancora Moscamora - dobbiamo determinare buoni criteri di selezione e di accesso ma la velocità di risposta è elemento indispensabile per favorire la ripresa e garantire buone performance di spesa.”
“Allo stesso modo vanno rivisti i criteri di accesso, in particolare in merito alle dimensioni aziendali, che nel recente passato hanno penalizzato settori strategici come l’olivicoltura e la viticoltura, - prosegue Moscamora – per questo è necessario avviare da subito un confronto fra Regione e organizzazioni agricole. Bene pertanto la tempestiva convocazione del Tavolo Verde del prossimo 11 gennaio”.