Gli agricoltori pensionati non dovranno più pagare l’Imu sui terreni agricoli. Lo comunicano Cia-Agricoltori Italiani e Anp-Associazione nazionale pensionati, spiegando come, con la conversione in legge del Decreto Agosto, l’annosa questione sia stata finalmente risolta positivamente.
L’articolo 78-bis, infatti, stabilisce ufficialmente che anche l’agricoltore pensionato non è tenuto a pagare l’Imu sui terreni, in quanto mantiene lo status di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale, a condizione che continui a svolgere l’attività agricola e sia iscritto nella previdenza agricola. La novità che riconosce il requisito viene espressamente qualificata come interpretazione autentica.
“Finalmente - affermano Cia e Anp - si pone rimedio a un’ingiustizia che abbiamo sempre denunciato. Già dal 2017 abbiamo portato avanti questa istanza con iniziative su tutto il territorio nazionale, sensibilizzando le istituzioni preposte, anche rispetto ai vari contrasti giurisprudenziali. Molti comuni e anche qualche giudice tributario, negli anni, hanno spesso disatteso l’orientamento del Mef verso l’esenzione dell’Imu per gli agricoltori pensionati, costringendo i contribuenti a pagare un’imposta non dovuta o a sostenere spese per il contenzioso tributario. Questa risoluzione la consideriamo una nostra vittoria -aggiungono le due organizzazioni- tanto più che ne è stata riconosciuta l’efficacia retroattiva, quindi il pensionato potrà richiedere la restituzione dell’Imu versata nei 5 anni precedenti”.