CIA Agricoltori Italiani di Savona ha approfondito con l’Agenzia delle Entrate la questione del fondo perduto legato alla crisi Covid. Poiché molti comuni della provincia erano già in stato di emergenza per calamità naturali dal 2018 ed altri dal 2019, tutte le imprese con sede nei territori comunali rientrano nella casistica aggiuntiva di cui al comma 4 dell’art.25 del D.L. Rilancio tutte le aziende, non solo gli agricoltori, per i quali CIA Savona aveva iniziato l’approfondimento sul tema.
L’art.25 in questo caso non si calcola sulla perdita di fatturato di oltre il 33% tra aprile 2020 e aprile 2019: si riconosce il diritto al minimo del fondo perduto di € 1.000 e di € 2.000 per tutte le aziende con domicilio fiscale nei comuni già in stato di emergenza alla declaratoria Covid-19 (30.01.2020). Quindi in 45 comuni della provincia di Savona per effetto del DCD 558 n.2/2019 riferito ad eventi 2018 (tra questi Albenga, Alassio, Andora, Ceriale, Finale Ligure, Savona, Cairo Montenotte, Varazze, Calizzano) ed in altri comuni che stanno per esser ricompresi nell’analogo provvedimento atteso nei prossimi giorni per gli eventi dell’autunno 2019.
“In questo difficile periodo che ha depresso quasi tutte le attività economiche del nostro territorio anche una piccola somma alle imprese è importante, soprattutto perché viene erogata in tempi rapidi. Abbiamo verificato come CIA che L’Agenzia delle Entrate eroga anche entro i 10 giorni dalla domanda presentata sul portale telematico. Siamo impegnati a fare presto e restiamo a disposizione di tutti gli agricoltori, anche quelli esonerati e per imprese di altri settori” - afferma il direttore CIA Savona Osvaldo Geddo. - “Avevamo predisposto le richieste per le aziende con il danno oltre il 33%: alla luce della risposta a specifico quesito da parte dell’Agenzia delle Entrate allargheremo le domande a tutte le imprese savonesi domiciliate in comuni già in precedenza in stato di emergenza per calamita atmosferiche”.
ELENCO COMUNI SAVONESI IN STATO DI EMERGENZA PER EVENTI OTTOBRE 2018 - DCD 558 n.2 /2019
Alassio
Albenga
Albisola Marina
Albisola Superiore
Andora
Balestrino
Bardineto
Bergeggi
Borghetto Santo Spirito
Borgio Verezzi
Bormida
Cairo Montenotte
Calice Ligure
Calizzano
Carcare
Casanova Lerrone
Celle ligure
Ceriale
Cisano sul Neva
Dego
Finale ligure
Garlenda
Giustenice
Giusvalla
Laigueglia
Loano
Magliolo
Mallare
Murialdo
Noli
Orco Feglino
Ortovero
Piana Crixia
Pietra Ligure
Quiliano
Rialto
Roccavignale
Savona
Spotorno
Stella
Toirano
Urbe
Varazze
Vendone
Vezzi Portio
Cia inoltrerà la domanda per le aziende che hanno avuto una perdita di fatturato oltre il 33% sulla base del calcolo previsto a secondo dell’importo del fatturato. Utilizzando i dati in possesso di Cia.
Dopo la risposta dell’Agenzia delle Entrate tutte le aziende domiciliate nei comuni dell’ elenco allegato sopra, anche se non hanno avuto riduzione del fatturato del 33% e anche se sono esonerate dalla contabilità iva , sono invitate a telefonare o venire in Cia per presentare la domanda di € 1.000,00 o € 2.000,00 con:
1)carta d’identità del titolare
2) numero partita iva
3) iscrizione alla CCIAA
4) IBAN con documento ( es.estratto conto ) della banca.
Se siete aziende associate Cia è sufficiente l’attestato IBAN della Banca corretto.
Ricordiamo che Cia può presentare domande anche per aziende non agricole.