Impastare formaggi e camminare in aperta campagna, sporcarsi le mani di terra e raccoglierne i frutti, dare da mangiare ai conigli e fare esperienza della vita in fattoria. Sono queste solo alcune delle attività, educative e didattiche, offerte dalle fattorie didattiche italiane che con l’arrivo dell’estate, ospitano, da sempre, migliaia di bambini e ragazzi, dando un supporto concreto a tante famiglie. A ricordarlo è Donne in Campo, l’Associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani, in vista della riapertura dei centri estivi fissata per il 15 giugno.
"Le Fattorie Didattiche hanno da sempre hanno importanti risvolti ambientali e sociali- sottolinea Barbara Fidanza, presidente Donne in Campo Cia Liguria ( nella foto) -. In questo particolare momento, dopo il lungo lockdown, sono una delle soluzioni piu importanti per riavvicinare i bambini alla natura, aiutandoli , con le dovute precauzioni, a riprendere i rapporti sociali con i loro compagni di gioco e di scuola che si sono interrotti bruscamente. Immergersi nei ritmi , nei profumi e nei colori della natura, conoscere da vicino i lavori agricoli , sono certa, gli permetteranno di riscoprire la gioia di vivere con le cose più semplici che solo una Fattoria Didattica può offrire. La loro riapertura sarebbe un sostegno all'attività di tante aziende agricole che hanno bisogno di rilanciarsi.".
Su tutto il territorio nazionale ci sono 3 mila strutture già pronte a rispondere, per loro stessa natura, alle esigenze di tanti genitori che per l’emergenza Coronavirus, devono far fronte alla chiusura delle scuole come, per via dello smartworking, a nuove esigenze organizzative della vita familiare.
“Si faccia presto, dunque - sottolinea la presidente nazionale di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi- creando le condizioni per la riapertura delle fattorie didattiche, perché possano attivare i centri estivi per bambini e ragazzi, almeno nelle regioni in cui lo stato epidemiologico, lo consenta. Le fattorie didattiche del nostro Paese sono un’eccellenza dell'agricoltura al femminile e potrebbero agevolare da una parte, il rientro al lavoro di tante donne e dall’altra la tutela di molti nonni, tra i più esposti al contagio, che si prendono cura dei nipoti, soprattutto d’estate”.
“Positivo quanto previsto dal Dl Rilancio che dà la possibilità di utilizzare il bonus babysitting di 1.200 euro a famiglia, per i centri estivi - commenta Dino Scanavino, presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani -. Attenzione, ora, alla fase attuativa che deve, appunto, prevedere da parte del governo altrettanta attenzione al potenziale, già a disposizione, rappresentato dalle fattorie didattiche, già disponibili con i loro centri estivi. Ribadiamo poi -conclude Scanavino- la necessità di un protocollo di sicurezza che consenta, in modo chiaro e adeguato, la ripresa delle attività. Ancor più l’urgenza di semplificare e finalizzare al meglio gli aiuti economici alle imprese agricole e, quindi, anche alle fattorie didattiche”.