Il ministero dell’Interno ha predisposto un modulo che occorre per giustificare il movimento fuori dalla propria abitazione. Vale per tutto il territorio nazionale: se non lo si può scaricare occorre copiare il testo su un foglietto o – se lo si dimentica e si viene fermati dalle forze dell’ordine – si può fare una dichiarazione verbale, che sarà poi verificata
La decisione di utilizzare un nuovo modulo di autocertificazione è stata presa per evitare che le persone fermate possano dire di non essere informate dei divieti, come invece molti cittadini controllati in questi giorni hanno tentato di fare. Per questo al primo punto del nuovo modulo la persona deve autocertificare «di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio». Ma soprattutto, dopo il decreto che vieta gli spostamenti se non sono «per comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza e situazioni di necessità» si deve inserire anche l’indirizzo di partenza e quello di destinazione.
Il Viminale ha precisato che: «Rientra negli spostamenti per comprovate esigenze lavorative il tragitto anche pendolare effettuato dal lavoratore dal proprio luogo di residenza, dimora e abitazione al luogo di lavoro. Rientrano nelle esigenze di assoluta urgenza i casi in cui l’interessato si rechi presso aeroporto, porti e stazioni per trasferire i propri congiunti alla propria abitazione».
Fonte: corriere.it