È finalmente operativo, dopo oltre una decina d'anni caratterizzati da diverse vicissitudini, il consorzio per la tutela e la promozione dei vini dello spezzino: Consorzio volontario per la tutela e la valorizzazione dei vini Dop e Ipg Colli di Luni, 5 Terre, Colline di Levanto e Liguria di Levante è, per esteso, la denominazione ufficiale dell'organismo a cui la recente assemblea straordinaria dei soci ha dato vita.
«Si tratta di un risultato importante e lungamente atteso, che consente ad un soggetto esistente già da una quindicina d'anni di entrare nella sua piena operatività ai sensi delle leggi vigenti, e di porsi quindi come interlocutore dei produttori locali presso il Ministero delle politiche agricole e forestali e dell'Unione europea - commenta Alessandro Ferrante, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Liguria di Levante -. La nostra associazione rappresenta più della metà degli aderenti al Consorzio e d'altra parte proprio Cia, in questi anni interlocutori, ha svolto su base volontaria un fondamentale ruolo di segreteria nell'interesse di tutti i produttori, tenendo i rapporti con il Ministero ed intervenendo nelle procedure di somma urgenza, onde evitare che queste potessero prendere una china sfavorevole alle aziende».
Già in sede di rinnovo delle cariche, un anno e mezzo fa, il principale mandato conferito al nuovo consiglio direttivo - presieduto da Andrea Marcesini, dell'azienda agricola La Felce - era stato appunto quello di concordare con i soci la gestione delle quote e la conseguente costituzione di un consorzio di tutela nel pieno delle sue funzioni: aspetti che sono stati al centro dell'assemblea straordinaria appositamente convocata la scorsa settimana.
«Il Consorzio - prosegue Ferrante - è ora chiamato a scelte importanti, come una quelle relative a una politica condivisa per la tutela e la valorizzazione del prodotto, cercando di utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione dall'Unione europea. Da oggi si potrà toccare con mano la volontà dei consorziati ad investire attraverso questo nuovo strumento in loro possesso, e la sensazione è che si stia remando tutti nella giusta direzione».
Marco Gaviglio