La crisi Usa-Iran rischia di penalizzare aree agricole come la Piana di Albenga. Aldo Alberto " Se la crisi si farà più profonda, conseguenze sui consumi"
Così LA STAMPA oggi che, in un articolo a firma di Giò Barbera, sottolinea come con l'aumento dei costi del carburante, agricoltura e pesca potrebbero avere gravi problemi. L'impennata del costo del petrolio rischia di avere un effetto valanga.
E' preoccupato Aldo Alberto, presidente regionale di Cia che spiega a LA STAMPA come «l'inasprirsi della crisi Iran-USA si inserisce in un contesto caratterizzato da un'economia debole. Il rincaro dei prodotti petroliferi andrà inevitabilmente ad incidere negativamente sui costi di produzione e sulla logistica e in seconda battuta, se la crisi si farà più profonda, sui consumi in un momento congiunturale già molto problematico. Tuttavia, un sistema paese più forte ed organizzato consentirebbe alle aziende ed alle famiglie di ammortizzare meglio la negatività della situazione internazionale. Questo vale per tutti i settori economici e non da ultimo per il settore primario. La tipicità dei prodotti agricoli italiani ci ha permesso di continuare ad avere finora buoni riscontri sui mercati ma oggi questo non è più sufficiente: le aziende, già sofferenti per la situazione di aumento dei costi e diminuzione del reddito, rischiano di subire un ulteriore colpo difficilmente recuperabile. Bisogna cambiare passo».