Elezioni europee: esercitare il diritto di voto è base della democrazia. E incide sul futuro dell'agricoltura

Poi ci sono le politiche nazionali chiamate a declinare gli indirizzi generali che spesso, anziché cogliere le opportunità , contribuiscono ad esaltare i limiti delle indicazioni Comunitarie.  Ma la centralità dell’Europa rimane.

Da Bruxelles arrivano cose buone – le risorse economiche per attivare le politiche di sostegno al settore sono in gran parte provenienti dal bilancio comunitario -e cose meno buone, come alcune decisioni che non tengono conto della reale applicabilità o procedure che si traducono esclusivamente in appesantimenti burocratici, senza che si misurino effetti positivi che le stesse avrebbero dovuto produrre.

Abbiamo bisogno di un’Europa non solo in grado di affermare e riconoscere il ruolo strategico dell’ agricoltura tanto più necessario in virtù della fase che viviamo, ma anche di un’Europa capace di incidere concretamente per realizzare condizioni che favoriscano processi di PACE tanto a Est quanto in Medio Oriente, condizione indispensabile per restituire a quest’area  serenità e speranza nel futuro che sono precondizioni per uno sviluppo sano ed equilibrato.

Abbiamo bisogno di un’Europa dove non vinca la solo legge del mercato e del profitto, ma vi sia capacità di sviluppare politiche redistributive e si agisca per favorire equità e tutela dei diritti delle persone.

Perché tutto questo possa avverarsi abbiamo bisogno di Istituzioni autorevoli, rafforzate da un ampio segnale partecipativo quindi VOTATE CHI VI PARE MA ANDATE A VOTARE!

Scarica il manifesto per le elezioni europee messo a punto da Cia Agricoltori.