«La temperatura è fuori dalla norma e la mancanza di precipitazioni continua - afferma Stefano Roggerone, presidente Cia Liguria, in un articolo di oggi su La Stampa -. Dal punto di vista dell'olivicoltura, questa stagione è salva, anche se la produzione potrebbe essere problematica per la prossima, visto che gli alberi programmano la gemmazione con largo anticipo e lo stress delle piante può portare a dare vita a gemme legnose invece che produttive. E' un grave campanello di allarme».
E prosegue: «L'emergenza siccità non è archiviata. Ci aspettiamo la pioggia, ora. Già la siccità con i picchi di calore di maggio e giugno ha portato ad avere frutti più neri: non è un problema per ora ma è meglio avere una maturazione meno forzata e più naturale. Per questa stagione 2022-2023 non si attendono grandi quantità. Ed è un problema, perché solitamente gli ulivi hanno un anno di scarica e un anno abbondante. Ma l'anno di scarica c'è già stato nel 2020-2021».
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