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Campagna olearia 2019/2020: la Liguria dopo l'anno boom ritorna nella media e conferma la qualità


È l’anno del riscatto per la produzione olivicola italiana.
 È quanto emerge dall’indagine esclusiva eseguita dagli osservatori di mercato di CIA-AGRICOLTORI ITALIANI, ITALIA OLIVICOLA e AIFO (Associazione italiana frantoiani oleari), che stimano una produzione di poco superiore alle 330.000 tonnellate di olio a livello nazionale, un dato che quasi raddoppia (+89%) la produzione finale dello scorso anno, attestatasi intorno alle 175.000 tonnellate di prodotto.
A trainare la ripresa dell’olivicoltura italiana sono soprattutto le Regioni del Sud. 
In chiaroscuro, invece, il bilancio delle Regioni centrali. 
Meno bene tutte le Regioni del Nord  che registreranno un calo evidente. La Liguria è quella che regge meglio delle altre regioni ma il calo previsto, secondo l'indagine,  è intorno al 40%.
" E' un dato che deve essere messo in relazione a quello dello scorso anno quando la Liguria ha avuto una produzione come non si vedeva da almeno 10 anni - commenta Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria -. Possiamo quindi dire che la nostra regione mantiene un livello più che buono rispetto alle dimensioni del  territorio e soprattutto si conferma un'annata con un livello qualitativo che rimane molto buono". 
Che la qualità dell’olio extravergine d’oliva sarà assolutamente eccellente, lo conferma l'indagine a livello nazionale. Soprattutto grazie agli interventi e alle spese sostenute dagli agricoltori.
“Una  tendenza che ricompensa in parte i nostri produttori - ha detto il Presidente di Cia-Agricoltori Italiani,  Dino Scanavino -. Ora bisogna premiare la filiera agricola che si impegna nella produzione di un olio di qualità, garantendo prezzi più equi, adeguati e remunerativi”.  



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