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Regolamento europeo sulla tracciabilità delle piante. Ecco il Dossier di Cia presentato al Ministero


 A Villanova d’Albenga al convegno realizzato da Cia Liguria sulle conseguenze e criticità del nuovo regolamento europeo sulla tracciabilità delle piante, è stato presentato il Dossier che Cia – Agricoltori Italiani ha realizzato  proprio sul nuovo Regolamento UE 2016/2031 sulla sanità delle piante. Ecco le richieste specifiche avanzate al Ministero.
 
- che il decreto ministeriale sui controlli, che è all’attenzione dei lavori parlamentari, non contenga più restrizioni di quanto previsto nel regolamento 2031.
 
- che il carico burocratico per gli operatori del settore sia ridotto allo stretto necessario. Pertanto, nella definizione del nuovo registro ufficiale degli operatori professionali, in base all’art. 65 del Reg. 2016/2031, chiediamo che siano mantenuti i vecchi codici autorizzativi per tutte quelle aziende che sono già iscritte al vecchio registro.
 
- che sia mantenuto il concetto di unità di vendita così come previsto dal regolamento nell’art.2 (definizioni). L’obbligo di tracciabilità deve riferirsi all’unità omogenea acquistata o venduta. Qualsiasi distorsione in ambito commerciale va opportunamente prevenuta fissando gli obblighi in modo chiaro e senza interpretazioni che possano andare a scapito dei produttori.
 
- che sia garantita libertà di scelta all’operatore nel gestire al meglio il piano di gestione aziendale. La priorità è fare in modo che il sistema di autocontrollo che verrà messo in campo garantisca la migliore efficienza nel contrasto alla diffusione delle malattie delle piante e allo stesso tempo consenta la migliore gestione aziendale.
 
- che vengano reperite risorse (dai Programmi di sviluppo rurale o con altri strumenti) affinché il piano di gestione diventi realmente un ausilio per i produttori.
 
- che sia garantito un sistema fitosanitario uniforme sul territorio, che applichi le stesse norme in maniera univoca, in tempi congrui e uguali per tutta l’Italia. Il sistema fitosanitario va riformato a garanzia di tutti i produttori florovivaisti. Il maggior sforzo dei produttori deve essere garantito a tutti i livelli (e non lasciato unicamente ai produttori).
 
- che le emergenze sanitarie siano gestite a livello regionale e nazionale con la stessa tempestività che si richiede oggi agli operatori professionali. Auspichiamo che il nuovo Regolamento, una volta entrato in vigore ed attuato, possa garantire i compratori stranieri e che nessuna operazione commerciale sleale possa essere attuata da altri paesi come è stato fatto grazie all’inerzia dimostrata in questi anni con Xylella.
 
Le criticità riportate nel presente documento testimoniano quanto il settore del florovivaismo in Italia e in Europa sia sottovalutato e, di conseguenza, quanto sia necessaria un’azione mirata e costante per affermarne le caratteristiche peculiari e per metterne in luce le reali possibilità.
Guarda tutte le interviste di alcuni dei protagonisti del dibattito di ieri alla Festa dell’Agricoltura. 

Scarica in allegato il Dossier completo. 
 


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