
Nessun “liberi tutti” alla caccia al lupo, e neppure agli abbattimenti controllati. Se confermato dall’iter parlamentare però c’è un passo avanti per il recepimento della direttiva Habitat, appena questa avrà completato il percorso di modifica presso l’Unione Europea e declasserà il lupo da specie “particolarmente protetta” a specie “protetta”. Un segnale positivo che, a fine percorso, consentirà di procedere al controllo del lupo, a seguito di precise e rigorose indicazioni di ISPRA, anche con eventuali abbattimenti.
“Ad oggi – commenta CIA Liguria - esiste una prima ipotesi di piano, redatto da ISPRA, che prevede 160 abbattimenti in tutto il territorio nazionale, suddivisi per regione sulla base delle presenze monitorate. Per questo crediamo che sia necessaria una opera di monitoraggio in grado di fornire dati più precisi su presenze e predazioni. CIA ha detto e ribadito che non è per “la caccia al lupo”, ma per interventi che tengano conto del rispetto dell’ attività agricola e zootecnica, mettendola al centro della azioni di prevenzione con modalità davvero accessibili agli allevatori. In questo quadro crediamo possa inserirsi l’azione di eventuali abbattimenti.
Le misure in essere fino ad aggi si sono rivelate di scarsa efficacia, per questo diventa importante attivare e sperimentare nuove tecniche di protezione degli allevamenti e di controllo della presenza dei predatori, senza escludere alcuna misura, e crediamo che una maggiore attenzione in monitoraggio, ricerca e sperimentazione di sistemi di protezione innovativi siano di grande importanza e vadano incentivati”.