Un focolaio di afta epizootica si è sviluppato in Germania e sta minacciando anche le regioni italiane. Per questo motivo il direttore ligure di CIA Agricoltori Italiani, Ivano Moscamora, ha inviato una lettera all’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Piana e all’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò per chiedere che vengano adottate tutte le misure di sorveglianza e di prevenzione possibili.
“Il virus - si legge nella lettera - colpisce bovini, suini, ovicaprini allevati ma non risparmia i selvatici: cinghiale, capriolo, cervo. Si trasmette purtroppo, con grande facilità attraverso il contatto, la condivisione di spazi ed alimenti contagiati, ivi compreso il fieno. Le conseguenze sono, anche in presenza di un solo capo positivo, l’abbattimento dell’intera mandria o gregge.”
“Si tratterebbe di un colpo mortale per la nostra zootecnia, - prosegue Moscamora - che oltre al danno materiale immediato, vedrebbe andare in fumo anni di attenta selezione del patrimonio animale che consentito di conseguire prestigiosi riconoscimenti in campo nazionale. Tale scenario, che auspichiamo mai si possa generare, impone l’adozione di misure di massima allerta a partire dalla intensificazione del controllo sull’immissione di animali vivi e di alimenti per il bestiame provenienti dall’area del focolaio e non solo”.
“Per questa ragione - conclude il direttore di Cia Liguria - siamo a richiedere che, in funzione delle competenze a voi attribuite, siano adottate tutte le misure di sorveglianza e prevenzione possibili, ivi compreso un adeguato programma di informazione degli allevatori e dei soggetti operanti in settori che possono risultare sensibili”.